20/07/11

Leadership strategico secondo Nelson Mandela


Essere un leader, insegnare agli altri come diventare leader.

Nessuno ci può insegnare meglio che Nelson Mandela, un rivoluzionario che attraverso la leadership tacita ha portato cambiamento nel proprio paese.
Come regalo dei suoi 90. Anni Nelson Mandela ci presenta le 8 lezioni di Leadership
.
Le indicazione sono davvero pratiche, perché sorgono dalla sua esperienza personale.
1.  1. Il coraggio non è l'assenza di paura - è ispirare gli altri ad andare oltre.
Racconta Richard Stengel - Nel 1994, durante la campagna elettorale, Mandela era su un piccolo aereo per volare verso i campi di sterminio di Natal e tenere un discorso ai suoi sostenitori Zulu. Quando l'aereo era a 20 minuti dall’atterraggio, uno dei suoi motori si ruppe. Alcune persone sull’aereo cominciarono a essere prese dal panico. L'unica cosa che li tranquillizzò era guardare Mandela, che tranquillamente leggeva il suo giornale come se fosse un pendolare sul suo treno del mattino che andava in ufficio. L'aeroporto è stato preparato per un atterraggio di emergenza e il pilota riuscì ad atterrare in modo sicuro. Quando Mandela andava sicuro in macchina, disse al suo amico: Ero terrorizzato lassù!
E questo è esattamente ciò che ha imparato a fare: far finta e attraverso l'atto di apparire coraggioso, ispirare gli altri.
2.   2. Condurre dal fronte ma non lasciare la vostra base indietro.
Mandela diceva che un problema non era una questione di principio, ma era una questione di tattica. Lui è un maestro tattico.
3.   3. Condurre da dietro  e lasciare che gli altri credano di essere davanti.
Il trucco di leadership è permettere di essere guidati. E' saggio, disse, convincere le persone a fare le cose e farle pensare che era la loro idea.

4.   4. Conoscer il tuo nemico - ed imparare il suo sport preferito.
In prigione Mandela ha imparato Africaans, la lingua dei Sudafricani bianchi, perché sapeva che un giorno dovrà trattare con loro. Sapeva anche tutti i giocatori di rugby, lo sport amato dai bianchi. Questo era la mossa strategica in due sensi: parlando lingua dei suoi avversari, poteva comprendere i loro punti di forza e di debolezza e sulla base di essi formulare le strategie. Ma egli avrebbe anche potuto essere lui stesso suadente con il suo nemico.

5.   5. Mantenere i vostri amici stretti - e gli avversari ancora più vicino.
Mandela ha creduto che abbracciando i suoi rivali era un modo di controllarli: sono stati più pericolosi per conto proprio che all'interno del suo cerchio di influenza.

6.   6. L’apparenza e’ importante e ricorda di sorridere.
A volte ci dimentichiamo la correlazione storica tra leadership e fisicità. George Washington era il più alto e probabilmente l'uomo più forte che entrava in ogni stanza. Dimensioni e forza hanno più a che fare con il DNA che con manuali di leadership, ma Mandela ha capito come il suo aspetto potrebbe sostenere la sua causa.

7.   7. Niente è bianco o nero.
La vita non è solo bianca o solo nera. Le decisioni sono complesse, e ci sono sempre i fattori concorrenti. E’ la tendenza del cervello umano, cercare le spiegazioni semplici, ma non corrisponde alla realtà. Niente è mai così semplice come appare.

8.   8. Dimettersi: anche questo conduce.
Sapere come abbandonare un’idea, compito o rapporto fallito è spesso la più difficile decisione che un leader deve prendere.

Insegnare leadership significa anche esserlo ogni giorno. Soprattutto il leader di se’ stesso.

Bibliografia - il post ho preparato sulla base di l’articolo su Time.